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Accademia di Studi Araldici, Nobiliari e Cavallereschi

Tribunale Internazionale Arbitrale

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Il Tribunale Arbitrale è un sistema giudiziario di risoluzione delle controversie legali, previsto dalla legge. E' un organo terzo ed autonomo rispetto alle parti ed suoi componenti, chiamati giudici arbitrali, sono chiamati ad assolvere le funzioni decisorie con imparzialità ed indipendenza, applicando le norme giuridiche che disciplinano la materia in esame.

Al termine della procedura, il Collegio Arbitrale emette la sentenza arbitrale, che è equivalente ad una sentenza di primo grado del Tribunale ordinario.

Il Tribunale Internazionale Arbitrale presso l'Accademia di Studi Araldici, Nobiliari e Cavallereschi ha emesso moltissime sentenze, molte delle quali sono state omologate da Tribunali ordinari.

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La sentenza arbitrale

L’arbitrato è stato utilizzato per molti secoli, ma negli ultimi anni è diventato sempre più popolare grazie alla sua efficacia, alla sua flessibilità ed alla rapidità delle decisioni.

La sua caratteristica fondamentale è la possibilità per le parti di scegliere i giudici, cioè i soggetti che decideranno la lite, tra tecnici ed esperti della materia.

L’articolo 824 bis del Codice di Procedura Civile recita: “Salvo quanto disposto dall’articolo 825, il lodo ha dalla data della sua ultima sottoscrizione gli effetti della sentenza pronunciata dall’autorità giudiziaria”.

Va però ricordato che gli arbitri non possono decidere controversie relative a diritti indisponibili, come, per esempio, quelle relative al diritto di famiglia.

La sentenza arbitrale, pertanto, ha non solo efficacia vincolante nei rapporti fra le parti, ma può anche ottenere efficacia di titolo esecutivo, poiché ha gli stessi effetti delle sentenze pronunciate dalla autorità giudiziaria, attraverso un decreto del Tribunale, previo accertamento delle regolarità formali.

La sentenza arbitrale presenta numerosi vantaggi: le parti possono scegliere il loro giudice, in base alle competenze dello stesso; le parti possono scegliere la lingua del procedimento arbitrale; il procedimento arbitrale si conclude spesso in tempi più rapidi rispetto a quelli di un procedimento pendente avanti il giudice statale; il procedimento arbitrale e la sentenza generalmente non sono pubblici, ma sono confidenziali; in molti ordinamenti, i mezzi di impugnazione avverso le sentenze arbitrali sono limitati, il che li rende tendenzialmente più stabili rispetto a una decisione di un giudice statale; in virtù delle disposizioni della Convenzione di New York del 1958, è generalmente più facile eseguire all'estero un sentenza arbitrale che non una sentenza pronunziata da un giudice statale.

La Convenzione di New York

La Convenzione di New York del 1958, meglio definita come Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere, è un trattato internazionale multilaterale firmato nell'ambito della Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite a New York il 10 giugno 1958, entrato in vigore il 7 giugno 1959 e ratificato dal Parlamento italiano con la legge n. 62 del 19 gennaio 1968.

La Convenzione di New York è un trattato internazionale e, come tale, è parte del diritto internazionale pubblico. Pertanto, i giudici chiamati ad applicare la Convenzione devono interpretarla in conformità alle regole di interpretazione proprie del diritto internazionale, codificate negli articoli 31 e 32 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati.

La Convenzione di New York ha un duplice oggetto: il riconoscimento e l'esecuzione delle convenzioni di arbitrato ed il riconoscimento e l’esecuzione dei lodi arbitrali stranieri.

La maggior parte dei sistemi giuridici attribuisce ai lodi arbitrali gli stessi, o simili, effetti di quelli che hanno le sentenze rese da organi giurisdizionali statali, in particolare l’effetto della cosa giudicata. Come per le sentenze del giudice, la forza definitiva e vincolante di una sentenza arbitrale è in principio limitata al territorio dello Stato dove il lodo è stato reso.

La Convenzione di New York regola il riconoscimento e l’esecuzione al di fuori di quel territorio.

La Convenzione è attualmente ratificata da 169 paesi. Pertanto, una sentenza arbitrale emessa in Italia, può essere efficace in quasi tutti i paesi del mondo.

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Il Presidente del Tribunale Internazionale Arbitrale

Il Prof. Avv. Pietro Pierri è il Presidente del Tribunale Internazionale Arbitrale presso l'Accademia di Studi Araldici, Nobiliari e Cavallereschi.

Per avere informazioni su come ottenere una sentenza arbitrale compila il modulo, indicando nel messaggio il numero di telefono